Ciao a tutti, attensione che se spostate lo zinco dal negativo al positivo depositandolo fermate tutto, perchè alla fine avrete due elettrodi di zinco con differenza di potenziale 0V, uno sarà di zinco pieno e l'altro di metallo x zincato, il segreto di questa tecnica è tenere separati in qualche modo i sali generati in soluzione (stratificazione per differenza di densità o membrane microporose) in modo che ogni metallo ai due elettrodi lavori solo con il suo sale di origine o destinazione, cercando di evitare deposizioni di metalli estranei tra i due elettrodi.
Quella dei secchi la vedo un pò azzardata, stiamo ancora studiando di cosa si tratta MaxLinux, ci vorrano mesi di prove per racapezzarsi e farsi un idea più concreta, quello che conta è la superfice di contatto per aumentare le correnti di spunto e la quantità di sali nel volume di acqua per la capacità, pois bisogna capire le proporzioni di sale e metallo e abbiamo ancora mille quesiti riguardo alla coppia da usare e relativi elettroliti.
Una cosa che mi è subito parsa chiara è che la pila continua ad erogare corrente fino a corrosione completa dell'elettrodo negativo, quindi se non si ferma la scarica ad un certo punto da determinare empiricamente il metallo del negativo viene mangiato completamente, si interrompe il ciruito e non si può più ricaricare, difatti le mie prove indicano che dopo giorni di corto contua ad erogare corrente e aprendo torna alla tensione nominale, questo significa che la reazione non ha barriere di arresto come in altre celle dettate dall'accumulo superficiale di ossidi o solfati, è un vantaggio in termini di capacità perchè si lavora in massa e non in superfice, ma al contempo non ci accorgiamo elettronicamente della soglia di non ritorno, una bella novità, intrigante ma al contempo problematica a lato automazione
La mia cella paciugata ora lavora solo a ferro, sono al quarto giorno di corto e la corrente è aumentata lievemente, da 10mA a 20mA, aprendo il corto la tensione risale a 0,8V costanti, l'elettrodo di ferro è ricoperto da un ammasso marrone, tipo ruggine, la parte superiore dell'elettrolita pare più opaca e vi sono alcune particelle bianche fluttuanti che tendono verso il basso, verso il soflato di rame.
Un pò di foto a solo scopo di svago, esperimenti fatti male, spero di provare un pò meglio con i materiali giusti...
Struttura cella vuota con prima prova ad elettrodo di alluminio, subito scartato per la bassa tensione di 0,4V:
Cella riempita di acwua distillata e cristalli di solfato di rame sul fondo con elettrodo di ferro zincato, in questa foto l'elettrolita sembra tutto azzurro ma è un effetto di rifrazione, in realtà il solfato di rame (azzurro) è stratificato sul fondo come da foto successiva:
Come sopra ma vista dal fianco, si può notare la colorazione del ferro zincato dopo alcune ore di corto:
Cella sempre con elettrodo di ferro zincato dopo il quarto giorno di corto, la corrente è salita da 10mA a 20mA e la tensione a vuoto quando si stacca il corto sale subito a 0,8V:
Come sopra ma vista dal sopra, si nota la sostanza marrone che aumenta di volume (ruggine? idrossido? rame depositato?):