Considerato che ci sono alcuni fruitori del forum provenienti da oltre i confini Italici, per dovere di ospitalità, inserisco il titolo non nella nostra madre lingua.-
Apro questo nuovo argomento per illustrare una versione semplificata del regolatore di carica attualmente in uso qui nella mia abitazione.-
La prima evidenza è quella di non dipendere dall'accumulo per alimentarsi, bensì preleva energia Solamente dal parco fotovoltaico, quando presente.-
Il Reg ha un'uscita dedicata per energizzare un carico (( in questo caso 2 boiler in cascata  (totale 160 litri ) da 1400W-220Vac cadauno)), "esclusivamente" con l'eccedenza di energia proveniente dal FV che altrimenti resterebbe Inutilizzata, ....nulla è prelevato dall'accumulo.- Le due resistenze, sono connesse in parallelo, ed il valore ohmico risultante è di 17ohm.-
I dueIGBT sono in contenitore TO247, uno per il Recupero e l'altro per l'insieme Accumulo-Inverter.-
Per non modificare le resistenze dei 2 scaldabagni ed anche per aumentare il rendimento, la serie dei moduli è stata aumentata al fine di avere una VOC intorno ai 250Vdc dai circa 200V precedenti.-
Non c'è il bisogno di modificare i 2 termostati dei boiler poichè, a raggiungimento della temperatura target,  non subiscono danno durante la commutazione poichè  l'IGBT provvede a commutare senza produzione di effluvio.-
La tensione presente sull'uscita del REG connesso all'inverter>batterie è stabilizzata al valore di 148V.-
In questa situazione ed in questo periodo favorevole c'è ancora eccedenza di energia sufficiente per un'ulteriore Boiler.-





Ottimo  ...
É una soluzione semplice e geniale per non appesantire l'impianto ad isola e avere acqua calda .

Mi sorge solo un dubbio ....
Perché non modificare i termostati?

Non vedo nello schema NTC che tagliano i boiler al raggiungimento della temperatura.
Quindi presumo che se il surpluss sia sufficiente a portare in temperatura il boiler sarà il termostato interno a interrompere l'alimentazione.

E con una DC a 200V l'arco tra i contatti è sicuro 

Te lo dico perché anch'io recupero in energia termica (molto simile al tuo sistema)e i miei termostati originali senza condensatore sui contatti sono durati pochissimo.


Tu come l'hai risolto ?


ElettroshockNow :
Quindi presumo che se il surpluss sia sufficiente a portare in temperatura il boiler sarà il termostato interno a interrompere l'alimentazione.
E con una DC a 200V l'arco tra i contatti è sicuro 

Spontanea osservazione, ma riflettici sopra.-
Il distacco del/i termostato entrocontenuto nel Boiler ha un tempo di esecuzione più lungo della cadenza imposta all'IGBT relativo, quindi è l'IGBT che scollega il carico sollevandolo dal negativo e non il termostato.- Lo snubber attenua il transitorio.-
Anche se l'istante in cui il termostato interviene trovi l'IGBT chiuso, entro qualche centinaio di us quest'ultimo si interdice evitando l'arco; il tempo ON-OFF dipende dal Duty-Cycle del momento.-
E' una situazione analoga, anzi migliore a ciò che avviene normalmente quando il boiler è allacciato alla rete di casa. In questo caso è il termostato che interviene e ci sarà sempre una sorta di tentativo di scarica sino al passaggio per lo 0 della corrente alternata che avviene ogni 10ms, ogni semionda, ma nel nostro caso è l'IGBT che provvede ad aprire.-
Nel filmato istruttivo per evedenziare la "tenacia" della CC,  imponi già una situazione sfavorevole nell'apertura lenta; il termostato è concepito per scattare, aprire come una sorta di grilletto ma è determinante la mancanza dell'interruttore vero.-
Il regolatore che mostrai in qualche pagina qui nel forum, non ricordo dove, e che alimenta i due boiler è in funzione da più di quattro anni e questi ultimi non hanno mai mostrato anomalie ...sino ad ora.-
Ho cercato qualche riferimento qui tra le pagine del forum ma mi sono perso, ma qui si possono vedere:
http://qrz.com/db/I6KMP
Provare per credere!.-



ah ecco ...svelato l'arcano

Quindi da quello che ho capito lo switching Mc34063 in tutte le condizioni non raggiunge mai duty cycle 0% ,con conseguenti brevi interruzioni del mosfet dedicato al boiler .....
Forse perché anche a batterie cariche c'è sempre un piccolo assorbimento che tiene in modulazione lo switching .

Io invece gestisco il tutto con un Sg3525 e durante le ore pomeridiane durante l'estate ho tutto convogliato sul boiler ...avendo a tutti gli effetti una DC "continua" ...

La tua soluzione mi piace assai  ....

ElettroshockNow :
ah ecco ...svelato l'arcano
Quindi da quello che ho capito lo switching Mc34063 in tutte le condizioni non raggiunge mai duty cycle 0%

Sarebbe stata una ....catastrofe.-
Allora si che si sarebbe verificato l'evento da te  prospettato.-

Un vantaggio ulteriore di non poco conto è quello di non modificare minimamente gli scaldabagni.-
Qui la mia signora adopera il surplus anche per stirare ed il tutto senza far intervenire l'inverter o prelevare energia dalle batterie!.-
Evviva!.-
Bridge